mercoledì 11 aprile 2012

Nuova moda nell'estetica illegale

Forse un po’ per paura o per insicurezza, sembra che l'ultima moda del momento per le donne integrate sia quella di cambiare il colore della propria pelle. Insomma, per queste donne è importate essere bianche poiché per loro è fondamentale integrarsi nella società per lavorare oppure per studiare. Questo desiderio di diventare "comune" come le altre persone nel luogo in cui si vive, comporta però un pericolo per la pelle delle donne immigrate ed, in particolar modo, si parla di malattie della pelle e lesioni cutanee permanenti.
Secondo uno studio pilota, realizzato dall'Istituto Nazionale per la salute, ha rivelato che su 82 donne, per la maggior parte provenienti dall'Africa (69,5%), almeno un 48% ha notato la comparsa di manifestazioni cutanee dopo aver utilizzato dei prodotti sbiancanti. Il 50% di questi prodotti "cosmetici" contiene prevalentemente sostanze che a livello europeo sono vitate come l'idrochinone, il cromo ed il corticosteroidi. Oreste Senofonte dell'Iss ha fatto sapere che molte donne usano questo tipo di prodotti e sanno ciò che vanno ad utilizzare sulla propria pelle con la conseguente manifestazione di problemi sulla pelle.
Ad ogni modo, bisogna affermare che questo tipo di prodotti estetici sono stati acquistati in larga parte nei Paesi d'origine, anche se sono prodotti in UE ma vietati alla commercializzazione all'interno dell'Unione Europea. Nel complesso, dai dati emerge che un 43% delle donne è riscontrata una dermatite da contatto, il 28% una dermatite eritemato-desquamativa, il 12,5% una dermatite pigmentata ed il 10% porta una dermatite leucodermica.

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